Focus 1 – Documento di base
La promozione e il trasferimento di conoscenze e l’innovazione rappresentano senza dubbio priorità trasversali dell’Unione Europea in materia di sviluppo rurale per il periodo di programmazione 2014-2020 (cfr. art. 5 – Reg. 1305/2013 e punto 4 dei considerata).
Strettamente legati al più ampio contesto del trasferimento di conoscenze e dell’innovazione sono i servizi di consulenza in agricoltura che in quest’ottica assumono un’importanza strategica tanto da essere appositamente finanziato da una misura specifica del Reg. (UE) 1305/2013.
L’Art. 15 sottolinea come i servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole hanno lo scopo di aiutare gli agricoltori, i silvicoltori, gli altri gestori del territorio e le PMI insediate nelle zone rurali nel migliorare le prestazioni economiche e ambientali, il rispetto del clima e la resilienza climatica della loro azienda agricola, impresa e/o investimento.
I servizi di consulenza dovranno offrire una consulenza personalizzata alle imprese agricole su almeno uno dei “temi” elencati al punto 4 dell’art. 15 del Regolamento (UE) N. 1305/2013 e di seguito riportati:
a) obblighi derivanti dai C.G.O. e/o dalle B.C.A.A.;
b) pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente;
c) ammodernamento, competitività, integrazione di filiera, innovazione;
d) direttiva quadro sulle acque;
e) difesa integrata (art.14 della Dir. 2009/128/CE);
f) sicurezza sul lavoro;
g) la consulenza specifica per il primo insediamento.
Gli “organismi” che forniscono consulenza dovranno pertanto poter essere multidisciplinari, se vorranno offrire consulenza a 360° e se disporranno al loro interno di professionisti esperti in più settori, oppure specialistici, se la loro consulenza verterà solo ed esclusivamente su un tema. In tali ambiti l’Agronomo, in quanto figura altamente qualificata, potrà svolgere un ruolo importante in quanto esperto chiamato a fornire consulenza e favorire il trasferimento di conoscenze ed innovazione.